Giuditta Levato fu una pioniera calabrese, Sellia Marina le diede i natali. Fu la prima vittima alla lotta per il latifondo in Calabria nel 1946.Sacrificò la sua esistenza il 28 novembre, quando per difendere i diritti della classe contadina, morì tragicamente, colpita da un proiettile d’arma da fuoco partito erroneamente da un dipendente dell’allora proprietario Mazza.
Questa storia segnò molto l’intera popolazione, anche perché portava in grembo il suo terzo figlio.
Ancora oggi viene ricordata, e molte sono le vie ed i palazzi intitolati a lei.